Il decalogo semi-amaro dello scrittore

Sì, lo sappiamo, di “Vademecum per scrittori” ne esistono a decine. Sappiamo anche che, in fin dei conti, le cose da dire sono sempre le stesse. Noi però ci teniamo a esprimere il nostro pensiero, perché sappiamo bene quello che prova uno scrittore alle prime armi e crediamo che qualche consiglio non possa di certo nuocere a nessuno.
Ecco dunque il nostro decalogo semi-amaro dello scrittore, dove il termine “scrittore” vuole abbracciare non solo chi lo fa per professione, ma un po’ tutti gli “scriventi” che stanno inseguendo il sogno della pubblicazione, e dove cerchiamo di guardare in faccia la realtà, lasciando da parte le esaltazioni ideologiche e concentrandoci sull’obiettivo: scrivere.
1. Leggi
Uno scrittore che non legge è come un musicista che non ascolta musica, un macellaio vegetariano, un autista senza patente.
I libri dovrebbero essere il tuo pane quotidiano per due motivi. Il primo – un evergreen filosofico – è che leggere apre la mente; il secondo – molto più pratico – è che se tu non leggi i libri degli altri, perché gli altri dovrebbero leggere il tuo?
Leggere, inoltre, stimola la creatività e può aiutarti a uscire dal temutissimo blocco dello scrittore. Provare per credere!
2. Scrivi
Non importa come, non importa dove, non importa quando. Se sei uno scrittore, scrivi e basta, con i tuoi tempi e i tuoi metodi. Dona la giusta sacralità al momento della scrittura: via il telefono, via le distrazioni. È il tuo momento e dev’essere rispettato, prima che dagli altri, da te stesso.
3. Studia
Un bravo scrittore dev’essere un po’ un tuttologo. È un mestiere arduo e contorto: bisogna dire la verità, o almeno la propria verità, all’interno di una finzione letteraria.
Per farlo, devi studiare. Se hai un dubbio, se non conosci abbastanza bene un argomento di cui vuoi parlare, ma anche se non ricordi bene l’uso di un segno di punteggiatura, informati. Non importa come: apri un libro, fai una ricerca su internet, chiedi aiuto a qualcuno di cui puoi fidarti. L’importante è che tu lo faccia. Uno scrittore è prima di tutto un essere umano: non ne saprà mai abbastanza e avrà sempre qualcosa da migliorare, in qualsiasi ambito. Studia e sii sempre affamato di conoscenza.
4. Osserva
Guardati intorno. Il mondo è una fonte inesauribile d’ispirazione. Ogni cosa, anche la più piccola e banale, può dar vita a un’idea: il ragazzo pensieroso che guarda fuori dal finestrino di un treno, la vecchina che al parco sparge briciole di pane per i piccioni, la tua odiosa e arrivista collega di lavoro, il bambino che frigna perché vuole il gelato. Osserva la vita intorno a te, fai correre la fantasia e lascia che queste due linee s’intreccino.
5. Accetta le critiche costruttive
Se un lettore, un altro autore, il tuo editor ti fanno notare che qualcosa nel tuo libro non funziona, non farne un dramma. Lo dicono per te: il rapporto di stima, di rispetto o di lavoro che li lega a te e al mondo dei libri li spinge a essere sinceri e a desiderare che la tua opera si presenti nel modo migliore possibile. Ascolta ciò che hanno da dirti, accogli i loro pareri e valuta con attenzione i loro suggerimenti. Sii sempre pronto a metterti in discussione, a migliorarti e a crescere, non solo nella scrittura, ma in qualsiasi cosa tu faccia.
6. Non dar peso alle critiche distruttive
Quando ottieni un giudizio negativo privo di motivazioni e di suggerimenti su come risolvere il problema, è probabile che tu sia davanti a una critica distruttiva. Non farti scoraggiare e vai avanti: anche gli haters fanno parte del successo! Prendila con ironia, o quantomeno con filosofia. In fondo, come sarebbe il mondo se a tutti piacessero le stesse cose? Una noia mortale, no?
7. Fidati di chi l’ha fatto prima di te
Non sei il primo e non sarai l’ultimo. Prima di te, centinaia di uomini e donne hanno preso in mano una penna e hanno tracciato milioni di parole su milioni di fogli. Alcune di quelle parole sono entrate a far parte del nostro bagaglio culturale, altre sono state dimenticate o addirittura mai lette. Fatto sta che, prima di te, molti altri ci hanno provato e hanno fallito o ci sono riusciti. Per cui, affidati ai loro consigli e fai tesoro delle loro esperienze: ciò ti eviterà di cadere in trappole insidiose, ma anche di compiere i più banali errori dettati dall’inesperienza.
8. Sii paziente
Scrivere non è una gara. Non devi competere con nessuno, meno che con te stesso, per cui non farti prendere dalla fretta: perché il tuo lavoro sia buono, come in ogni cosa, occorrono tempo e fatica.
Ma è solo quando avrai finito e sarai pronto per pubblicare, sempre se tu lo vorrai, che inizierà il vero calvario. Se sei uno scrittore alle prime armi, forse ancora non sai che la più grande prova che dovrai affrontare una volta che avrai scritto il tuo libro è proprio il trascorrere del tempo. Spesso, per evitare di battersi con un avversario così temibile, molti accettano dei compromessi non proprio ideali – come ad esempio una pubblicazione a pagamento, che di solito prevede una spesa onerosa con un risultato ben poco soddisfacente.
Ebbene, non farlo. Abbi pazienza: sappiamo che non vedi l’ora di leggere il tuo nome sulla copertina di un libro, che sogni da sempre il giorno in cui stringerai tra le mani il frutto di anni di lavoro e di disperazione. Ma non farti stroncare dalla smania di pubblicare. Se riuscirai a non farti tentare da una pubblicazione “di consolazione”, potrai aspettare l’occasione giusta e coglierla al volo per dare al tuo libro l’importanza e il valore che merita.
9. Impegnati
Datti da fare e non trovare scuse! Se scrivere è quello che vuoi fare, devi metterci tutto il tuo impegno e la tua determinazione. Nessun atleta vince una gara se resta a poltrire sul divano invece di allenarsi giorno e notte, fino a crollare a terra dalla fatica. Anche quando penserai che non puoi farcela, anche quando ti sembrerà tutto inutile, tira fuori la grinta e mettiti all’opera. Scrivi, studia, leggi, impara. L’importante è che tu faccia qualcosa.
Se non hai tempo, rinuncia a qualcosa. Se non hai voglia, trova una motivazione per andare avanti. Impegnati sempre, con costanza e tenacia, o non raggiungerai mai il tuo obiettivo. La pigrizia lasciamola a poltrire sul divano da sola.
10. Sii umile
Ok, ce l’hai fatta. Hai pubblicato un libro. Hai anche venduto un bel po’ di copie. Sei stato bravo, non c’è dubbio. Ma questo non ti eleva al grado di semi-divinità. Chi lavora con la testa talvolta corre il rischio di incappare in un’autocelebrazione sconsiderata che può essere davvero fastidiosa e poco conveniente.
Restiamo con i piedi per terra. Il tuo libro, per quanto possa essere ben scritto e ottimamente curato, non è un elisir di consapevolezza e non cambierà la vita a nessuno – o almeno non sarai tu a deciderlo!
Certo, fai bene a celebrare il raggiungimento di un obiettivo, fai bene a festeggiare e a condividere la tua gioia con gli altri. Ma, libro o non libro, successo o non successo, resta sempre te stesso e non farti dispensatore di lezioni di vita non richieste. Gli scrittori in particolare hanno fama d’essere presuntuosi: non essere così banale da rientrare nel luogo comune!